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L’estate 2023 è segnata dai rincari e non sembra voler risparmiare neanche la pizza. Il simbolo italiano per eccellenza ha visto nelle ultime settimane subire notevoli aumenti che ricadono poi sul consumatore finale.

Si registrano, secondo dati Istat, anche rincari del 14% su pane, pasta e pizza.

A “Zona Bianca” il pizzaiolo Daniele Minna, che ha spiegato cosa sta succedendo a questi prezzi pazzi: “C’è un notevole incremento dei prezzi, una pizza margherita nel 2021 si aggirava sui 5,50 euro. Oggi costa almeno un euro in più rispetto a due anni fa. Poi se andiamo su pizze un po’ più particolari si può spendere tra i 10 e gli 11 euro“.

Minna spiega anche le ragioni legate ai rincari, sono da ricercare  “in un aumento dei costi delle materie prime e aumento del costo dell’energia“. Il costo della pizza sale così tanto, perché salgono anche i costi dei suoi ingredienti: tipo la farina, per esempio, che ha visto rincari del 6,8%. “Il grano costa 33 euro al quintale – spiega Riccardo Milozzi, produttore della Cia Agricoltori Italiani -, rispetto allo scorso anno abbiamo avuto un crollo del 40% che l’anno scorso costava circa 56 euro al quintale. Nonostante questo calo, gli aumenti derivano dalle forti speculazioni fatte dagli industriali e dalla grande distribuzione. La farina oggi al consumatore costa circa 140 euro, due anni fa si aggirava intorno alla metà”.

Anche l’olio ha subito importanti ricarci, fino ad arrivare intorno al  26 per cento: “Oggi un litro costa intorno ai dieci euro – dice il produttore Roberto Seri -, in pandemia eravamo sui 7-8 euro. Questo rincaro è dovuto, oltre che alla manodopera, ma anche al raddoppio dei prezzi dei frantoi”. E poi ci sono anche i cambiamenti climatici a causare problemi: “Il prezzo aumenterà ancora perché, per esempio, la siccità sta portando diversi cambiamenti”.