Da quando si è diffusa la notizia che esisterebbe un video della violenza di Palermo, è su Telegram e in rete la caccia alle immagini.
Nelle ultime ore sono stati diffusi anche appelli con offerte economiche per trovarlo. Il Garante della privacy però, ha messo in guardia sulle conseguenze di un possibile atto, di natura anche penale, della diffusione e condivisione dei dati personali della vittima della violenza e dell’eventuale video realizzato durante lo stupro. Con due provvedimenti d’urgenza, il Garante della privacy ha rivolto un avvertimento a Telegram e alla generalità degli utenti della piattaforma affinché venga garantita la necessaria riservatezza della vittima, evitando alla stessa un ulteriore pregiudizio connesso alla possibile diffusione di dati idonei a identificarla.
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