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Iniziano nella zona dei Campi Flegrei, fortemente scossa dai terremoti continui degli ultimi mesi,  le prove di evacuazione degli ospedali in caso di forti terremoti per il bradisismo o l’eruzione.

Oggi dalle ore 11 alle ore 13 ci sarà la prova all’ospedale San Giuliano nel  Comune di Giugliano in Campania, e al San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, sempre in provincia di Napoli.

Domani, sempre dalle ore 11 alle ore 13, è prevista la prova di evacuazione all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.

E’ ritenuto infatti “necessario procedere con urgenza alla ricognizione di tutte le strutture sanitarie e socio-sanitarie che insistono nel territorio di competenza, specificando il numero dei posti letto attivi per disciplina e per intensità di cure, il numero massimo dei degenti ospitabili e quanto altro necessario a predisporre soluzioni assistenziali alternative in caso di necessità”. La Regione nei giorni scorsi ha stabilito che tale ricognizione deve essere avviata nel tempo più breve possibile e così sarà completata dalla valutazione del grado di vulnerabilità sismica delle strutture.

Il regolamento della Regione Campania in merito di pericolo prevede lo spostamento dei pazienti ospitati in strutture sanitarie o socio-sanitarie che devono essere evacuate e, se necessario, il ricovero in strutture alternative in fase II di preallarme, l’attività per assicurare la continuità dei servizi di assistenza sanitaria e in particolare di emergenza e urgenza, in fase II di preallarme e in fase III di allarme, ma anche la continuità dei servizi di assistenza sanitaria nelle Regioni e Province autonome gemellate per i soggetti residenti o domiciliati nei Comuni della Zona rossa da evacuare in fase III di allarme, non ricoverati in strutture sanitarie o socio-sanitarie.

Grande attenzione da parte del governo centrale che ha emanato proprio un decreto emanato oggi.

Un’analisi del rischio nelle zone edificate interessate dal bradisismo, per la loro messa in sicurezza, e un piano di evacuazione da elaborare entro i prossimi tre mesi.

Sono questi i punti chiave del decreto che Palazzo Chigi ha approvato in Cdm per far fronte alla rinnovata emergenza sul territorio dei Campi Flegrei, sempre più sotto i riflettori per i costanti fenomeni di bradisismo che preoccupano cittadini e istituzioni. Il provvedimento prevede infatti fondi per oltre 52 milioni di euro “ma la Campania ha ritenuto di non partecipare, speriamo nelle prossime settimane cambi idea”, dice alla fine del Cdm il ministro Nello Musumeci sottolineando che bisogna passare “dall’emergenza alla seria prevenzione”.

Il piano si compone di quattro punti: uno studio sulla sismicità delle microzone, un’analisi del rischio di edifici privati e pubblici e un programma di intensificazione del monitoraggio sismico e delle strutture. Il piano di evacuazione sarà stilato – in raccordo con la Regione Campania, la Prefettura di Napoli, gli enti e le amministrazioni territoriali interessati – entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto . Non mancheranno i test attraverso esercitazioni. Anche per questo è prevista l’installazione della segnaletica di Protezione civile oltre a un piano di comunicazione che coinvolgerà anche scuole, dove sono stati distribuiti un milione di opuscoli, e giornalisti. La Regione Campania coordinerà le attività per la verifica e l’individuazione delle criticità da superare per assicurare la funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali, in raccordo con i comuni interessati. Sarà quindi anche potenziato il sistema di Protezione civile e allestite aree e strutture temporanee per l’eventuale accoglienza alla popolazione. Riguardo ai fondi, quindici milioni verranno riassegnati attraverso un nuovo capitolo del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri destinato alla Protezione Civile, mentre altri 37,2 milioni arriveranno da risorse già stanziate per la prevenzione del rischio sismico.

foto crediti lapresse

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