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L’Agcom arrivano ha stilato delle linee guida per gli influencer. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha pubblicato online le disposizioni, approvate il 10 gennaio scorso all’unanimità. Le quali obbligano i content creator al rispetto del Testo unico sui servizi di media audiovisivi, in particolar modo delle norme su trasparenza e correttezza d’informazione, tutela dei minori e diritti della persona, trasparenza in materia di comunicazioni commerciali e product placement.

Sono soggetti alle nuove regole gli influencer con almeno un milione di follower e un valore di engagement rate medio pari o superiore al 2%.

Le linee guida includono il divieto di violenza, odio, discriminazione e richiedono una corretta rappresentazione dell’immagine femminile della donna. Oltre al divieto di  vittimizzazione secondaria, con elementi in grado di corresponsabilizzare la vittima di odio, la lesione della dignità umana; il divieto di apologia o di istigazione ai reati; il rispetto per i minori e il divieto di pubblicare contenuti che possano danneggiarne lo sviluppo fisico, psichico e morale dell’essere umano.

“Gli influencer svolgono “un’attività economica”, hanno la “responsabilità editoriale sui contenuti, la quale include il controllo effettivo sulla creazione, sulla selezione o sulla organizzazione dei contenuti” stessi”, forniscono un servizio che “ha un impatto rilevante su una porzione significativa di pubblico” e “un legame stabile ed effettivo con l’economia italiana”, ha sottolineato l’Agcom.

Non una stretta dopo il “caso Ferragni”, ma un passaggio necessario che era oggetto di una consultazione pubblica da mesi, come ha spiegato a Rainews Massimiliano Capitanio, commissario Agcom.

ph crediti pixabay

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