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E’ ergastolo definitivo per Innocent Oseghale per l’omicidio e violenza sessuale di  Pamela Mastropietro, la 18enne uccisa a Macerata il 30 gennaio del 2018.

Lo hanno deciso i giudici di Cassazione, che hanno respinto il ricorso dell’imputato sull’aggravante della violenza sessuale. La 18enne romana si allontanò da una comunità di Corridonia (Macerata) e i suoi resti furono ritrovati chiusi in due valigie.

Sentenza resa definitiva, pronunciata nel febbraio dello scorso anno, con cui la Corte d’assise d’appello di Perugia aveva confermato l’ergastolo a Oseghale – che è detenuto nel carcere di Forlì – ritenuto sussistente l’aggravante della violenza sessuale, punto su cui la Cassazione – pur affermando la responsabilità dell’imputato per l’omicidio – aveva, nel 2022, disposto un nuovo esame in appello-bis.

Anche il sostituto pg della Suprema Corte Maria Francesca Loy aveva ieri mattina  sollecitato la conferma della condanna all’ergastolo, spiegando che la “sussistenza della violenza sessuale si basa sulla prova logica“, e ribadendo che il ricorso della difesa è da considerare “inammissibile, almeno nella parte in cui la sentenza ha smentito che il rapporto sessuale è avvenuto nel sottopasso, ma nell’abitazione” ed è escluso che si sia “trattato di un rapporto consensuale“.

Grande soddisfazione per la mamma di Pamela: “Da sei anni aspettavo questo momento, è  quello che speravo”. ”La mia battaglia non finisce qui”, continua Alessandra Verni,  riferendosi al fatto che la famiglia della ragazza ha sempre pensato ci potessero essere degli altri responsabili.

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