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E’ morto all’età di 28 anni, il giornalista italiano Antonio Megalizzi, rimasto gravemente ferito alla testa, nella strage dell’11 dicembre scorso, ai mercatini di Natale di Strasburgo. La comunicazione ufficiale è stata data dalle autorità francesi nel pomeriggio di giovedì, ma la morte – a quanto pare – risale ad alcune ora prima.

Sale dunque a quattro il bilancio delle vittime.

Le condizioni di Megalizzi erano apparse disperate sin dal primo momento – anche se una comunicazione confusa da parte dei francesi facevo intendere tutt’altro, ossia che il giovane era rimasto leggermente ferito. Già nella notte, subito dopo l’attentato, si era capito però che stava lottando tra la vita e la morte.

La prima conferma della gravità della situazione era stata data nel pomeriggio di mercoledì dal professor Pascal Bilbaut direttore dell’ospedale Hautpierre, dove era ricoverato. Il proiettile sparato da un paio di metri di distanza da Cherif Chekatt lo aveva colpito alla base del collo, da dietro, arrivando a pochi millimetri dal midollo spinale. Per questo era stato dichiarato inoperabile.

Il momento del ferimento è stato raccontato così a Repubblica da Caterina e Clara Rita, due amiche che si trovavano con lui, martedì sera. “Stavamo camminando tutti e tre insieme a pochi passi dalla cattedrale di Notre Dame, quando ho sentito dei colpi secchi. Mi sono girata. Ho visto un uomo che sparava, era vicino a noi. Si era appoggiato al muro, e ci aveva puntato la pistola alla testa. Le persone fuggivano. Anche noi abbiamo cominciato a scappare e ci siamo rifugiate in un bar. Solamente allora Clara ed io ci siamo accorte che Antonio non c’era più, probabilmente era caduto e l’avevamo perso”.

Il giorno dell’attentato Megalizzi si trovava a Strasburgo per seguire per Europhonica le sedute plenarie del Parlamento europeo.

La famiglia Megalizzi è originaria di Reggio Calabria ma nel 1990 si è trasferita a Trento, quando Antonio aveva appena 5 mesi. Già durante gli studi all’università di Trento e di Verona il giovane aveva iniziato a lavorare in radio, sia come speaker sia come giornalista. Aveva collaborato per la programmazione della Rai di Trento, il canale radiofonico dell’emittente locale Rttr e ultimamente soprattutto per radio 80 Forever Young di Rovereto.

Il presidente del consiglio Giuseppe Conte: “La morte di Megalizzi rattrista, uniti nel dolore” – “E’ una notizia che ci rattrista molto. Un pensiero di grande affetto e molto commosso va alla sua ragazza, ci dobbiamo unire tutti in questo dolore”. Lo ha affermato il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa dopo il Consiglio Ue.

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