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La piscina d’estate può essere una bella cosa soprattutto per chi non può andare al mare, ma nasconde sicuramente qualche insidia e anche qualche rischio per la salute.

Questo accade, soprattutto, se non vengono rispettate le norme igieniche che regolano le condizioni di utilizzo degli impianti e queste sono molto affollate di bagnanti.

E a dire degli esperti, si possono presentare congiuntiviti, otiti e infezioni cutanee, da loro chiamate “water-wash disease”.

A favorire la presenza di microrganismi nell’acqua oltre alla cattiva manutenzione degli impianti di depurazione, bastano anche una temperatura eccessivamente calda e la presenza, in sospensione, di secrezioni nasali, orofaringee e squame cutanee dei bagnanti.

Altra grave minaccia per le mucose può arrivare anche dagli stafilococchi che possono intervenire come agenti eziologici di numerose infezioni della cute, uno dei divieti assoluti è dunque quello di bagnarsi in vasca quando si ha una ferita, in quanto può contaminare l’acqua.

Ma non solo. Da evitare anche di buttarsi in piscina con febbre o mal di gola.

Una doccia prima di entrare in acqua, riduce dell’80% la flora batterica transitoria che possiamo aver accolto inconsapevolmente.

Molti studi, hanno stabilito che la sola presenza del cloro come disinfettate non basta a tenere sotto controllo le condizioni igieniche della piscina.

Servono pertanto buone e semplici norme comportamentali da rispettare, come l’uso della cuffietta, ciabatte e della doccia.

A fare la differenza anche la serietà del gestore della piscina per la manutenzione e la pulizia che rispetta e i controlli della Asl di competenza.

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