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Ci sono voluti tre anni di lavori per 140mila ore di attività complessive e una media di 80 operai e di 25 restauratori al giorno.

Questi sono solo alcuni numeri per il recupero di un luogo così importante per la città di Milano.

L’assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture Bruno Simini spiega: “con la trasformazione dell’Arengario ridiamo vita a un lato di piazza Duomo che fino ad oggi ha vissuto in un buio quasi profondo – prosegue – e apriamo alla città uno spazio sempre e solo dedicato a funzioni di ufficio e, quindi, mai oggetto di una vera e propria valorizzazione”.

Sono oltre 400 le opere che saranno in mostra al nuovo Museo del ‘900, che sarà inaugurato il prossimo lunedì.

Il museo si estende su una superficie di 8.200 mq, contiene alcuni dei più famosi nomi dell’arte del XX secolo: dal “Quarto stato” di Giuseppe Pellizza da Volpedo a monografie dedicate a Umberto Boccioni, Giorgio Morandi, Arturo Marini, Giorgio De Chirico, Fausto Melotti, Lucio Fontana, Piero Manzoni e Marino Marini, poi ancora Mondrian, Paul Klee, Kandinskj o Picasso.

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