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La Corte d’Assise d’Appello dell’Aquila condanna a 30 anni Salvatore Parolisi per l’omicidio della moglie Melania Rea, del 18 aprile 2011.

In primo grado, a ottobre 2012, i giudici avevano invece pronunciato la sentenza di ergastolo nei confronti dell’ex caporalmaggiore dell’esercito. La sentenza è arrivata ieri sera dopo nove ore di camera di consiglio. A Parolisi non sono state riconosciute le aggravanti.

In questa ultima udienza la difesa di Parolisi e quella della parte lesa hanno presentato le proprie repliche. I legali del marito di Melania hanno prodotto una lettera in cui egli dichiara alla moglie il proprio amore, mentre l’avv. Gionni, legale dei Rea, ha invece prodotto una serie di documenti che dimostrano la colpevolezza e l’indifferenza dell’imputato. Un video in cui l’uomo si trova in compagnia della figlia e indossa gli stessi abiti che portava quel 18 aprile, dimostrazione della totale assenza di emozioni negative, e di sofferenza legate al ricordo di quel giorno; in secondo luogo ha mostrato una video chat erotica avvenuta tra Parolisi e la sua amante, durante la quale i due mostravano parti intime, avvenuta a distanza di 4 giorni dopo la sua attestazione di amore nei confronti della moglie, suggellata nella lettera dai legali di Parolisi come prova della sua innocenza.

L’intenzione del procuratore generale Romolo Cuomo, è quella di chiedere la conferma dell’ergastolo per Salvatore Parolisi.

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