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Da uno studio realizzato da ricercatori della Northwestern University, i giovani più legati alla Chiesa sono quelli più predisposti all’obesità da adulti.

L’indagine, ha preso in esame più di 2.400 persone – scelte tra i partecipanti allo studio multicentrico Coronary Artery Risk Development in Young Adults, svolto in tutti gli stati del globo- seguendole per 18 anni.

Ebbene, dai risultati è emerso che mettendo a confronto i livelli di partecipazione ad attività religiose di giovani tra i 20 e i 32 anni d’età con il loro indice di massa corporea 18 anni dopo, tra i più religiosi la probabilità di essere obesi era del 50 per cento superiore.

Gli esperti pensano che possa dipendere dal fatto che ritrovandosi insieme una volta alla settimana, associato all’alto tenore di vita che di solito hanno le persone religiose, possa portare a comportamenti che tendono a far ingrassare.

Un’ulteriore conferma per i ricercatori, viene anche dal fatto che nella ‘Bible Belt’, l’area sudorientale degli Usa che ha un alto numero di persone religiose, c’è il tasso maggiore di sovrappeso.

Per questo concludono gli scienziati, che se da una parte la religione fa ingrassare, non è detto che peggiori la salute. Infatti, tra gli effetti positivi della fede c’è il fatto che le persone devote fumano meno e sono più ottimiste e serene delle altre.

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