Al San Raffaele di Milano è stato messo a punto un nuovo inibitore in grado di ridurre la formazione di vasi sanguigni tumorali, ritardando o arrestando la crescita dei tumori.
Si tratta di una molecola capace di impedire o rallentare una funzione chimica il cui risultato della ricerca è stato riportato sulla rivista Cancer Cell di aprile.
Lo studio è coordinato dal dottor Michele De Palma e dal professore Luigi Naldini. Il primo è un ricercatore del San Raffaele mentre il secondo è direttore dell’Istituto San Raffaele-Telethon per la Terapia Genica e docente presso l’Università Vita-Salute San Raffaele.
Attravero questa ricerca, gli esperti hanno dimostrato che l’angiopoietina-2 (ANG2), molecola prodotta dai tumori, rappresenta un vero e prpprio potente stimolo alla formazione di vasi sanguigni in diversi tipi di tumore sperimentale.
Da qui hanno scoperto che l’attività “pro-angiogenica” dell’ANG2 può essere bloccata efficacemente mediante un nuovo inibitore specifico sviluppato da AstraZeneca.
Quest’inibizione dell’ANG2 riduce notevolmente la formazione dei vasi tumorali e ritarda, in alcuni casi arresta, la crescita dei tumori.
Dopo questa scoperta, gli scienziati intendono partire con importante valutazione degli effetti dell’inibizione di ANG2 in pazienti oncologici.