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Indossare scarpe con tacchi alti e attendere dal parrucchiere la messa in piega possa causare, almeno nelle donne di quarant’anni, ricorrenti cefalee.

A parlare di questo fenomeno uno studio condotto dalla Società italiana per lo studio delle cefalee (Sisc), presentato al congresso nazionale di Riccione dal titolo: “Cefalee, dolore e comorbidità”.

Tale ricerca è stata condotta dal Centro cefalee dell’università di Padova studiando un migliaio di donne affette da cefalea. Da qui, questi esperti, hanno scoperto che nel 75% dei casi, “l’elemento che scatena il mal di testa è lo stress quotidiano”.

Ma non sarebbero soltanto i tacchi o le ore trascorse dal parrucchiere a causare il mal di testa. I dati, infatti, evidenziano dei fattori precisi responsabili della cefalea.

Tra questi troviamo: ciclo mestruale, stress, rapporti intimi, postura scorretta, odori, muscoli della testa del collo in tensione.

Pini spiega che una postura scorretta procura nel 75% dei casi una “cefalea di tipo intensivo”. A seguire c’è la mancanza di sonno e il ciclo mestruale.

Ma a provocare il mal di testa ci sono anche gli odori decisi (10%). Quelli molto dolci o anche l’odore di cipolle, aglio, noce moscata.

Anche le condizioni atmosferiche possono essere tra i fattori scatenanti di una cefalea. Il caldo, il freddo, il vento, compresi i cambiamenti improvvisi della pressione atmosferica.

Infine, come molti altri disturbi, l’alimentazione è fondamentale. Lunghi digiuni, o al contrario, eccesso di cibo, possono procurare instabilità glicemica e quindi dare il via all’attacco di cefalea.