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Si è spento ieri all’età di 87 anni, lo scrittore e premio Nobel colombiano Gabriel García Márquez a Città del Messico.

La notizia della morte dell’autore di “Cent’anni di solitudine” è stata data dalla famiglia alla stampa colombiana.

Márquez era in convalescenza nella sua casa messicana dopo essere stato ricoverato in ospedale a causa di un’infezione polmonare. Le sue condizioni si erano aggravate.

Il presidente Juan Manuel Santos ha proclamato tre giorni di lutto nazionale, mentre lunedì sarà celebrata una cerimonia di pubblica commemorazione presso il Palazzo delle Belle Arti nella capitale messicana, sua terra d’adozione da oltre trent’anni.

Intanto, una veglia a lume di candela si è svolta questa ieri sera ad Aracataca, il villaggio sulla costa del Mar dei Caraibi dove il premio Nobel per la Letteratura 1982 era nato. Lo scrittore è stato salutato da un assolo di tromba che ha brevemente rotto il solenne silenzio osservato dagli abitanti. La sua salma sarà cremata come da disposizioni della famiglia.

In Italia, invece, Franca de Gasperi fondatrice e direttore generale di Latinoamericando Expo – manifestazione che da 24 anni propone il meglio della cultura latinoamericana ai numerosi visitatori che vi partecipano – saluta con il suo gruppo di lavoro, il premio Nobel per la letteratura con queste parole “García Márquez è stato e resterà uno dei più grandi scrittori latinoamericani di sempre”.

E continuando “Ricordo ancora con grande emozione la Maratona Macondo del giugno 2010, un originale omaggio al grande Maestro organizzato da Latinoamericando in piazza dei Mercanti a Milano. In quell’occasione, 80 rappresentanti della cultura e delle istituzioni italiane, davanti a un vasto pubblico, si sono alternati alla lettura del capolavoro di García Márquez “Cent’Anni di Solitudine”. Sono state due giornate ricche di cultura e passione. Il nostro pensiero oggi va a Gabo: ci mancherai”.