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maria luisa fassi
E’ un italiano di 46 anni, si chiama Pasqualino Folletto e ha confessato di essere l’assassino di Maria Luisa Fassi, la tabaccaia di Asti, di 53 anni uccisa con 45 coltellate alcuni giorni fa.

L’uomo è stato interrogato dai carabinieri del posto, secondo i quali la confessione dell’omicidio sarebbe stata piena.

La confessione, arrivata dopo “un meticoloso incrocio di numerosi elementi investigativi: tra cui immagini estratte dalle telecamere cittadine, attività tecniche e di sorveglianza del posto, numerosissime testimonianze”.

Il delitto invece maturato nel corso di una rapina. Alle indagini hanno preso parte anche i Ros di Roma, Torino e Milano, supportati dal Reparto Analisi Criminologiche Sezione Psicologia Investigativa del Racis di Roma e dai colleghi del Ris di Parma.

“Non so spiegarmi perché l’ho fatto: alle urla di quella donna ho perduto la testa”. Ha dichiarato Folletto.

L’uomo era già stato individuato e ascoltato nei giorni scorsi dai carabinieri in quanto la sua auto, una Renault Megane grigia, compariva più volte nelle immagini delle telecamere di sicurezza e al luogo del delitto.

Tra l’altro, parcheggiata in senso inverso a quello di marcia con la portiera del guidatore dalla parte del marciapiede.

Interrogato, l’uomo, un magazziniere incensurato, ha inizialmente negato di essersi trovato da quelle parti, facendo insospettire gli inquirenti. Successivamente ha ammesso di essere lui l’assassino.

L’arma del delitto era stata prelevata dalla propria abitazione. Ad armare la follia omicida dell’uomo, una grande disperazione.

L’uomo aveva rubato alla tabaccaia 800 euro. Padre di tre figli, uno malato, ha rivelato di essere “pieno di debiti” a causa del gioco.

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