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bebe vio
Bebe Vio, la campionessa parolimpica oro ai mondiali di fioretto a Rio 2016, si racconta al Tirreno a pochi giorni di distanza dal viaggio di ritorno dagli Usa, dove si è recata con il presidente del consiglio Matteo Renzi e una delegazione di eccellenze italiane alla cena di gala alla Casa Bianca con Obama e sua moglie Michelle.

Bebe fa sapere che si schiera a favore delle vaccinazioni, spiegando: “I medici l’anno precedente alla mia malattia, avevano consigliato ai miei genitori di aspettare dicevano che ero troppo piccola. Penso che se fossi stata vaccinata non l’avrei contratta”.

Bebe ha contratto la meningite acuta nel 2008, e la sua vita è cambiata proprio grazie a questa grande forza che ha dentro, alla sua famiglia e alla scherma.

“Ho sempre avuto accanto la mia famiglia questa è stata la mia forza e senza di loro nulla sarebbe stato possibile”, dice Bebe Vio che, ora, fa da testimonial per le campagne di vaccinazione.

Parlando dell’amputazione degli arti, dice: “Le ho accettate perché sapevo che mi avrebbero permesso di sopravvivere. Nessuno più di me può dire: ‘Finché c’è vita c’è speranza’”. “Il mio desiderio più grande – spiega ancora la campionessa paraolimpica – era quello di tornare a fare scherma e ci sono riuscita. C’è chi aveva detto che non avrei mai potuto farlo. Come vedete, si sbagliavano”.

E infine, il suo appello: “A chi ha avuto la meningite ed è sopravvissuto vorrei dire di raccontare la propria storia per sensibilizzare le persone alla vaccinazione: è una questione importantissima e più se ne parla meglio è”.

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