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Il suo nome è Baker Roth, è un bambino di appena un anno ed è nato con la sindrome di Beckwith-Wiedemann (BWS): una malattia genetica rara, che portava la sua lingua a non smettere mai di crescere. Così i medici, per tornare a farlo sorridere e salvargli la vita, hanno asportato metà della sua lingua con un intervento chirurgico visto l’urgente bisogno, per evitare che la mascella del piccolino si deformasse e permettergli anche di mangiare e respirare bene.

E’ accaduto in Oklahoma, negli Stati Uniti: la mamma del piccolo Baker, Farrah Roth, inizialmente pensava che il bimbo facesse le linguacce. «Ho sempre pensato che giocasse a fare le smorfie e che fosse carino, ma in realtà si trattava di macroglossia per via della BWS. Non molti medici hanno familiarità con questo tipo di sindrome», ha detto. «Ora mi spaventa vedere le sue foto di prima, perché non ho mai pensato a quanto fosse grande la sua lingua e alle difficoltà che avrebbe dovuto affrontare».

Nato prematuro di otto settimane con un cesareo di emergenza, al piccolo Baker fu diagnosticato anche un raro cancro allo stomaco che colpisce due persone su un milione: dopo resezione chirurgica e cinque mesi di chemio, è stato messo in remissione a ottobre scorso.

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