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Marco Carta accusato ieri sera di furto aggravato alla Rinascente non sarebbe stato lui l’autore del furto, ma un’altra persona che era con lui: “Non sono stato io a rubare, per fortuna è andato tutto bene, sono felice di poterlo dire. Adesso vado a casa, sono un po’ scosso, le magliette non ce le ho io, l’hanno visto tutti”.

A chi gli ha chiesto chi fosse la persona coinvolta nel furto ha risposto: “Non mi va di dirlo, non faccio la spia”. Carta è stato sottoposto ad un processo per direttissima dopo essere stato agli arresti domiciliari per tutta la mattinata di oggi.

Carta a quanto pare sarebbe stato fermato mentre si trovava insieme ad una donna di 53 anni. La merce rubata, sei maglie firmate hanno un valore commerciale di 1.200 euro. Alla luce di ciò, in fase processuale, il giudice non ha convalidato l’arresto nei suoi confronti. “E’ stata chiarita la totale estraneità di Marco Carta. Lui è estraneo a qualsiasi addebito. Il fatto è attribuibile ad altri soggetti, lui è totalmente estraneo, è stato acclarato dal giudice. Marco è una bravissima persona”, spiega l’avvocato del cantante uscendo dall’aula.

Tuttavia, il cantante rimane indagato ed è stato rinviato a giudizio. Carta è stato preso di mira sulla sua pagina facebook con insulti e con battute ironiche su quanto accaduto. Adesso può tornare a casa in un certo qual modo più sereno. Il procedimento penale invece andrà avanti sia per lui sia per la persona accusata del furto degli indumenti rubati.

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