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La Francia si divide sul “certificato di verginità”: il governo ne ha annunciato l’abolizione in nome della dignità e dei diritti delle donne, oltre che della parità dei sessi, promettendo anche di voler punire chi lo emette. I medici si ribellano, riconoscono l’anacronismo e l’insosteniblità della pratica, ma spiegano anche che in alcuni casi, sempre più rari, rilasciare l’attestato che la ragazza è vergine “può proteggerla” da violenze e molestie.

In applicazione delle misure ‘antiseparatismo’ nella società civile, con una formula dettata dal presidente Emmanuel Macron, il ministro dell’Interno Gerald Darmanin propone di punire penalmente i certificati di verginità, spiegando che “Alcuni medici osano ancora certificare che una donna è vergine per consentire un matrimonio religioso, nonostante la condanna di queste pratiche da parte del Consiglio dell’Ordine dei medici. Non soltanto lo vieteremo formalmente, ma ne proporremo la penalizzazione”.

photo crediti Il nordestquotidiano

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