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I cittadini italiani sembrano avere le idee molto chiare su priorità e aspettative rispetto al nostro Sistema Sanitario. E soprattutto sono sempre più convinti che avere un Servizio Sanitario universale sia un valore irrinunciabile. È quanto emerge dall’indagine realizzata da Doxa Pharma, con Janssen Italia, l’azienda farmaceutica del Gruppo Johnson & Johnson.

L’emergenza Covid-19 ha messo in luce le criticità storiche del nostro Servizio Sanitario Nazionale facendo emergere la necessità di ripensare l’organizzazione dell’offerta sanitaria nel nostro Paese. I bisogni e le aspettative degli italiani sono un punto di partenza irrinunciabile nel tentativo di disegnare le possibili direttrici di una Sanità più moderna, sostenibile e vicina ai cittadini.

Con un importante punto di partenza che riguarda la conferna del valore del modello universalistico del nostro Sistema Sanitario Nazionale molto apprezzato da oltre l’86% degli italiani.

Dalla ricerca è emerso che secondo i cittadini, l’area che richiederebbe un intervento immediato è la prenotazione e gestione delle visite che proprio durante i mesi del lock down hanno subito un netto rallentamento.

Per rispondere a questa problematica chiave, gli italiani hanno espresso chiaramente gli ambiti su cui intervenire per ridisegnare la sanità del futuro: il 92% si dichiara favorevole a presidi territoriali multi-specialistici sul territorio, in modo da evitare di dover sempre ricorrere all’ospedale e il 72% apprezzerebbe la domiciliazione delle terapie, anche se rimane forte il ruolo di presidio territoriale delle farmacie e il conseguente ruolo di consulente di salute del farmacista.

Allo stesso modo, il 90% degli italiani ritiene che la digitalizzazione delle prescrizioni mediche ed in generale il canale digitale siano diventati imprescindibili, soprattutto per l’ambito della diagnostica e per facilitare la relazione medico-paziente, con il 76% che è favorevole a visite mediche da remoto, anche per il futuro, pur in assenza di situazioni complesse come quella che stiamo vivendo.

Non ci sono distinguo invece sulla richiesta di maggiore uniformità dell’offerta sanitaria: l’86% degli intervistati ritiene che debba essere uguale per tutti perché “abitiamo tutti in Italia”, a prescindere dalla regione di appartenenza.

Questo quadro è stato sostanzialmente confermato da una seconda rilevazione effettuata per tener conto dell’evoluzione della pandemia nelle ultime settimane. Sono addirittura aumentate la preoccupazione per la propria salute e il timore di riprendere le abitudini della normalità pre-pandemica. Gli italiani che hanno ritenuto fondamentale l’assistenza domiciliare sono aumentati sensibilmente, passando dal 29 al 41%.

Dalla ricerca emerge che per 1 intervistato su 2 le aziende farmaceutiche sono chiamate a dare il loro contributo non solo in termini di ricerca e produzione dei farmaci, ma in un’ottica più ampia per il funzionamento del sistema.

In questo contesto, Janssen Italia è impegnata nello sviluppo di progetti per supportare il sistema salute nel portare soluzioni alle problematiche dei pazienti e degli operatori sanitari.

Due i pilastri sui quali Janssen sta lavorando, entrambi confermati dai cittadini come capaci di rivoluzionare il proprio rapporto con la Sanità: digitalizzazione e medicina di prossimità.

Sul fronte della digitalizzazione, è nato il progetto Janssen Genia, una piattaforma che grazie ad un software di Intelligenza Artificiale è in grado – con semplici comandi vocali – di fornire ai farmacisti ospedalieri informazioni preziose e costantemente aggiornate per la gestione dei farmaci. In questo momento il servizio è già utilizzato dai farmacisti che lavorano presso 150 aziende ospedaliere, con un incremento del 60% in novembre rispetto al mese precedente. Medici specialisti, di medicina generale e farmacisti ospedalieri accedono anche al portale Janssen Medical Cloud per usufruire di 40 diversi servizi utili al proprio lavoro, con un’area dedicata a news ed approfondimenti sul Covid-19.

Sul fronte della medicina di prossimità a beneficio di tutti i pazienti, a partire dallo scorso aprile Janssen ha attivato in collaborazione con le Regioni Janssen a Casa Tua, un servizio di consegna gratuito di farmaci ospedalieri già usufruito dai pazienti in Lombardia, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Puglia, Basilicata, Calabria, Campania, Sicilia e potenzialmente utile a 56 mila persone su tutto il territorio nazionale. Oncologia, ematologia, Immunologia, HIV e ipertensione polmonare arteriosa sono le aree terapeutiche coinvolte dal servizio.

“La pandemia rappresenta una sfida ancora da vincere, ma è altrettanto importante progettare insieme un nuovo inizio per il nostro Servizio Sanitario Nazionale, un vero cambio di passo rispetto al passato. Il mio auspicio è che tutti gli attori del sistema salute collaborino attivamente – attraverso le loro migliori energie ed esperienze – al ridisegno delle politiche sanitarie per renderle “dinamicamente efficienti”, che vuol dire creare oggi le migliori condizioni per operare meglio domani. Questa iniziativa ci conferma la necessità di abbandonare la logica “ospedalocentrica” che ha contribuito ad aggravare, soprattutto in alcune regioni, l’impatto dell’epidemia, così da riuscire ad articolare il sistema su tre pilastri, tutti fondamentali e con pari dignità: salute come investimento, integrazione ospedale-territorio e digitalizzazione.” – afferma Walter Ricciardi, Consigliere scientifico del Ministro della Salute per la pandemia da Coronavirus.

“Grazie ad una rinnovata percezione del valore della salute come investimento e di nuove risorse finalmente messe a disposizione del SSN a partire dall’anno prossimo, abbiamo una storica opportunità per costruire la Sanità del futuro. Con uno sguardo rivolto al futuro, in Janssen vorremmo impegnarci nello sviluppo di punti di cura complementari sul territorio per venire incontro all’esigenza di presidi sanitari non concentrati solo nelle grandi strutture ospedaliere” – spiega Massimo Scaccabarozzi, Presidente e Amministratore Delegato di Janssen Italia.

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