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Sarebbe deceduto per un mix di farmaci, l’attore Paolo Calissano. A lanciare l’allarme, la fidanzata che non riusciva a mettersi in contatto con lui.

Il corpo senza vita dell’attore di origini genovesi ma residente a Roma da tanti anni, è stato trovato nella sua abitazione romana.

Calissano era divenuto celebre per le fiction degli anni Novanta-Duemila, come “General Hospital”, “La dottoressa Gio'”, “Linda e il brigadiere” e soprattutto grazie alle soap italiane “Vivere”, in cui interpretava il dottor Bruno De Carolis, e “Vento di ponente”, in cui dava il volto al manager senza scrupoli Guido Mandelli.

Secondo una prima ipotesi, sarebbe deceduto per un mix di farmaci letali.

Nell’abitazione dell’uomo, sono state ritrovate diverse confezioni di medicinali e psicofarmaci che l’attore assumeva pare per una forma di depressione grave di cui soffriva da tempo.

Stando a quanto riportato dal quotidiano “La Repubblica”, le pillole sarebbero state rinvenute sia nella camera dell’attore, sia in cucina. Si ipotizza che la morte sia dovuta a un’overdose di farmaci che potrebbe essere sia fortuita che volontaria.

In giornata sarà eseguita anche l’autopsia al Policlinico Gemelli di Roma.

L’attore era famoso anche per partecipazioni cinematografiche in Venerdì nero, regia di Aldo Lado (1993); Bugie rosse, regia di Pierfrancesco Campanella (1993); La ragazza di Cortina, regia di Giancarlo Ferrando (1994); Palermo Milano – Solo andata, regia di Claudio Fragasso (1995); Gratta e vinci, regia di Ferruccio Castronuovo (1996); Double Team – Gioco di squadra, regia di Tsui Hark (1997); Cucciolo, regia di Neri Parenti (1998); Fairway – Una strada lunga un sogno, regia di Nello Correale e Angelo Rizzo (1999); Quello che le ragazze non dicono, regia di Carlo Vanzina (2000); Non tutto è perduto, regia di Francesco Bellomo (2021).

E a programmi televisivi come Giochi senza frontiere (TSI, 1993-1994); 8 mm (Italia 1, 1995-1997); Divieto d’entrata (Rete 4, 2001); L’isola dei famosi (Rai 2, 2004) Concorrente.

Parole dure da parte della compagna dell’uomo, oggi 54enne, lontana dal mondo dello spettacolo, diffuse sul suo profilo social Instagram: “Siete degli sciacalli, lasciatelo in pace almeno adesso”. La donna, classe 1978, si è scagliata contro, probabilmente, chi sta ricamando sopra il triste evento. E magari, non ha saputo apprezzare o aiutare il 54enne quando era ancora in vita, gli ha voltato le spalle, non facendolo lavorare per tantissimi anni.

Calissano ricordiamo che era stato al centro di diverse vicende giudiziarie.

Nel 2005 era stato arrestato con l’accusa di aver causato la morte della ballerina brasiliana Ana Lucia Bandeira Bezerra, stroncata da un’overdose nella sua casa di Genova, e aveva patteggiato la pena di 4 anni, scontandola nella comunità di recupero per tossicodipendenti ‘Fermata d’autobus di Trofarello (Torino). Aveva poi ottenuto l’indulto. Era tornato a recitare al Teatro Brancaccio di Roma nel musical A un passo dal sogno, nel 2007. L’anno successivo era stato ricoverato a Genova per un malessere e trovato positivo alla cocaina. La sua ultima apparizione in tv nel 2018, nella fiction di Rai1 Non dirlo al mio capo 2.

Stando ai primi accertamenti, Calissano è probabilmente deceduto da almeno un paio di giorni.

ph crediti agi.it