Valentina Tarallo, dottoranda di La Loggia nel Torinese, fu uccisa a sprangate l’11 aprile del 2016, all’età di 28 anni, nel quartiere dell’ospedale universitario a Ginevra, in Svizzera. A distanza di sette anni, e dopo una lunga inchiesta condotta dalle autorità elvetiche, è scattato ora l’arresto: l’uomo, che era un amico della giovane uccisa, è stato rintracciato e fermato in Senegal, alla periferia di Dakar.
E prima di trasferirsi costui aveva vissuto per diversi anni in Lombardia e, nel 2009, aveva sposato una donna italiana che lo aveva denunciato nel 2014 per maltrattamenti e violenze in famiglia, dichiarandolo violento e geloso.
Per sfuggire alla cattura, il fuggitivo – di nazionalità senegalese e italiana – avrebbe utilizzato quattro diverse identità. Principale e unico indiziato dell’omicidio di Valentina Tarallo, l’uomo era stato identificato grazie alle impronte digitali sulla spranga usata per colpire la vittima.
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