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Il Papa  al Parque Tejo, in occasione della  messa conclusiva della Giornata Mondiale della Gioventù, ha detto a oltre un milione e mezzo di giovani presenti, accorsi da ogni parte del mondo:  “Amici, anche noi abbiamo bisogno di qualche lampo di luce che sia speranza, tante sconfitte quotidiane”, ha detto nell’omelia della messa al Parque Tejo di Lisbona, il pontefice Papa Francesco. La luce che è “venuta a illuminare il mondo è Gesù. È Lui la luce che non tramonta mai e brilla anche nella notte”. “Vorrei dirvi una cosa – ha proseguito il Santo Padre Papa Francesco – : non diventiamo luminosi quando ci mettiamo sotto i riflettori, quando esibiamo un’immagine perfetta e ci sentiamo forti e vincenti. Diventiamo luminosi quando, accogliendo Gesù, impariamo ad amare come Lui”.

Il Papa ha invitato i giovani a non avere paura dello loro fragilità, del loro senso di inadeguatezza, perché “il mondo ha bisogno di voi”. “A voi, giovani, che coltivate sogni grandi ma spesso offuscati dal timore di non vederli realizzati; a voi, giovani, che a volte pensate di non farcela, di non essere capaci, c’è un po’ di pessimismo”, “a voi, giovani, tentati in questo tempo di scoraggiarvi, di giudicarvi inadeguati o di nascondere il dolore mascherandolo con un sorriso; a voi, giovani, che volete cambiare il mondo, e va bene che volete cambiare il mondo, e lottate per la giustizia e per la pace; a voi, giovani, che ci mettete impegno e fantasia ma vi sembra che non bastino; a voi, giovani, di cui la Chiesa e il mondo hanno bisogno come la terra della pioggia; a voi, giovani, che siete il presente e il futuro; sì, proprio a voi, giovani, Gesù dice: ‘Non temete!'”.

Il Papa all’Angelus ha rivolto un pensiero ai giovani che “non sono potuti venire” alla Gmg “a causa di conflitti e di guerre. Nel mondo sono tante. Pensando a questo continente, provo grande dolore per la cara Ucraina, che continua a soffrire molto. Amici, permettete a me, anziano, di condividere con voi giovani un sogno che porto dentro: è il sogno della pace, il sogno di giovani che pregano per la pace, vivono in pace e costruiscono un avvenire di pace”. “Tornando a casa, continuate, per favore a pregare per la pace. Voi siete un segno di pace per il mondo, una testimonianza di come le nazionalità, le lingue e le storie possono unire anziché dividere. Siete la speranza di un mondo diverso”.

 

foto crediti radionorba

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