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Giorgio Monticelli, 90 anni, di Verona, è morto nel reparto di Terapia intensiva nell’ospedale del capoluogo lombardo. Era stato ricoverato il 13 aprile scorso, dopo che i carabinieri lo avevano raggiunto nella sua abitazione, in cui Anna Maria Squarza era già deceduta. Nell’appartamento la coppia si era trasferita ai tempi del Covid con il figlio, ora indagato per la morte di entrambi i genitori.

L’anziano era stato trovato dai militari dell’arma in gravissime condizioni di salute. Nel letto del suo appartamento, con una cancrena in atto e problemi di disidratazione e nutrizione, accanto alla moglie morta da alcune settimane.

 Indagato il figlio Antonio, di anni 6, e senza un lavoro, anche se a Verona si spacciava per un docente universitario. L’uomo, che viveva con le pensioni dei due genitori, rimane indagato e in stato di libertà con l’accusa di abbandono d’incapace, aggravato dal vincolo familiare, e occultamento di cadavere. Al momento è ricoverato nel reparto di Psichiatria, dove gli ha fatto visita il suo avvocato Manuela Mauro. I magistrati hanno disposto su di lui una perizia psichiatrica.

 

 

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