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Grazie ad una sonda di fibra ottica che viene fatta passare nel canale dell’endoscopio durante la colonscopia, i ricercatori dell’ospedale di Careggi, avrebbero valutato la possibilità di utilizzarla per le diagnosi del tumore al colon retto.

Ebbene, rispetto al metodo che viene utilizzato oggi, che è la biopsia, la quale richiede per i risultati come tempi di attesa 20 giorni, questa nuova tecnica, permetterebbe di accorciare i tempi della diagnosi fornendo una risposta più celere.

Questo è quanto è emerso da uno studio pilota, con un test eseguito con questa tecnica che risulta essere anche molto più sensibile, nell’85,7% dei casi.

La tecnica innovativa prevede che una sonda di fibra ottica venga fatta passare dal canale operativo dell’endoscopio durante la colonscopia, e la fibra ottica mandi una luce xenon (bianca) sulla lesione (polipo).

Da qui il tessuto assorbe in parte ed in parte riflette. L’entità della riflessione cambia a seconda delle alterazioni morfologiche del tessuto. La mucosa sana infatti, riflette la luce in modo diverso da un tumore.

La luce che invece viene riflessa a sua volta viene rilevata da un’altra fibra ottica connessa ad uno spettrometro, collegato a sua volta ad un computer capace di elaborare il dato e fornire la risposta in tempo reale.

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