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Una nuova scossa di terremoto di 6,7 gradi ha colpito questa mattina il Nepal e l’India.

Scossa altrettanto violenta e devastante che si va ad aggiungere a quella di ieri di magnitudo 7,9, che ha causato oltre 2mila morti e 5mila feriti.

Ma il bilancio delle vittime è destinato a salire inesorabilmente, con il passare delle ore.

Si scava incessantemente sotto le macerie. Alcune città sono completamente distrette. Alcuni villaggi non ancora raggiunti dai soccorritori.

Il nuovo terremoto ha prodotto anche una nuova valanga sull’Everest che ha colpito 18 alpinisti. Rimasti bloccati anche tre alpinisti italiani tra cui Roberto Boscato e Marco Zaffaroni, che in passato hanno costruito un ospedale qui un ospedale e Marco Confortola già sopravvissuto a una spedizione sul K2.

Secondo l’Onu, pronta ad intervenire per un aiuto umanitario, sono circa 6,6 milioni le persone colpite dal terremoto in 30 distretti del Nepal.

Distrutta anche la torre Dharahara, patrimonio Unesco e storico monumento di 62 metri e nove piani patrimonio Unesco e una delle mete preferite dei turisti nella capitale nepalese, è stata rasa al suolo.

E’ la terza volta che viene distrutta da un terremoto. Danneggiate anche alcune famose piazze medioevali dove sorgono palazzi reali e templi.

Decine di migliaia le persone ancora in strada a Kathmandu per la paura di nuove forti scosse di assestamento.

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