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Lo slogan del convegno che si è tenuto a Roma organizzato dall’Istituto di Fisiologia Clinica del Centro Nazionale delle Ricerche (IFC-Cnr) di Pisa e dal Centro Nazionale Trapianti che ha ufficializzato la possibilità di prelievo del muscolo cardiaco anche nelle persone con più di 55 anni, è “Anche un cuore anziano può donare una vita”.

Sembra, infatti, che dopo una prima fase “pilota” in Emilia Romagna e Toscana, il Progetto di studio “Adonhers” (Aged Donor Heart Rescue by Stress Echo), abbia raccolto interessanti risultati, e sia stato esteso a tutto il Paese.

La sperimentazione, ha evidenziato la possibilità di prelevare, ai fini del trapianto, cuori da donatori superiori ai 55 anni d’età una volta escluse, attraverso il sistema di accertamento dell’eco-stress, coronaropatie prognosticamente significative e cardiomiopatie occulte, legate all’età anagrafica.

Si tratta di un progetto ha permesso di effettuare con successo 19 trapianti, registrando un esito sovrapponibile a quello dei donatori standard. In tal modo sarebbe possibile usare questa tecnica nell’esame dello stato dell’organo per garantire una maggiore attendibilità nella valutazione della funzionalità stessa, rispetto agli accertamenti tradizionali.

Così secondo i dati del Cnt (Centro Nazionale Trapianti) in Italia nel 2010 sono stati effettuati 273 trapianti di cuore, ma in lista d’attesa (la cui permanenza è in media di 2,36 anni) si sono attualmente 728 pazienti.

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