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Si è riunita ieri a Cagliari, l’unità di crisi sulla febbre del Nilo, che ha deciso controlli a tappeto su cavalli e avifauna (uccelli migratori e stanziali) di tutta la Sardegna e di intensificare conseguentemente la sorveglianza nelle zone umide ad alto rischio dove le zanzare-vettore possono riprodursi.

Queste le misure necessarie per contrastare la diffusione nell’isola della West Nile Disease che saranno raccolte, in un piano straordinario che la Regione sta predisponendo.

Hanno preso parte: oltre ai tecnici del Servizio prevenzione dell’assessorato, il ministero della Salute, il Centro di referenza della West Nile, e gli esperti dell’ex Istituto regionale di incremento ippico, nonché varie autorità ed alcuni enti ambientali.

Ed in merito al vaccino per gli equidi, diventerà obbligatorio solo nel caso in cui la malattia venga classificata come epidemia.

Da quel momento, allora, dietro richiesta degli allevatori, le Asl saranno pronte a quantificare il numero di vaccini da girare alla Regione che informerà a sua volta il ministero della Salute, responsabile della somministrazione. Quest’ultima, chiederà, infine, che tutti i cavalli che partecipano a fiere, manifestazioni ed eventi o quelli da movimentare oltremare siano vaccinati.

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