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Gli Usa potrebbero presto intervenire con un’azione militare “limitata” contro i jihadisti dello Stato Islamico (Is) in Iraq, senza l’invio di soldati sul campo.

A darne notizia è il “New York Times”, che cita fonti ufficiali anonime del Pentagono. Obama sarebbe dell’idea di autorizzare dei raid aerei contro i jihadisti e il lancio di alimenti e farmaci per aiutare gli oltre 40.000 sfollati appartenenti a minoranze religiose, bloccati sui monti Sinjar.

In conferenza stampa il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, ha precisato che un’eventuale azione militare sarebbe del tutto limitata.

Intanto anche il patriarca di Babilonia dei Caldei, Louis Raphael Sako I, ha precisato che sono circa 100.000 i cristiani in fuga, lanciando un appello a “tutte le persone di buona volontà”, all’Onu, all’Unione Europea e alle organizzazioni umanitarie affinché intervengano “per scongiurare un vero e proprio genocidio”.

Infine anche Papa Francesco ha fatto arrivare il suo “pressante appello alla comunità internazionale, affinché, possa attivarsi per porre fine al dramma umanitario in atto. Si adoperi per proteggere quanti sono interessati o minacciati dalla violenza e per assicurare gli aiuti necessari, soprattutto quelli più urgenti, a così tanti sfollati, la cui sorte dipende dalla solidarietà altrui”.

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