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attentatori parigi
Abdelhamid Abaaoud, la mente degli attentati di Parigi dello scorso 13 novembre sarebbe morto nel blitz di mercoledì scorso a Saint-Denis. A confermalo la procura francese dopo le analisi fatte alle impronte digitali.

Secondo il ministro Bernard Cazeneuve, il giovane «ha avuto un ruolo determinante» negli attentati di venerdì scorso e sarebbe anche coinvolto in 4 dei 6 attentati che la Francia ha sventato la scorsa primavera.

L’allerta in tutta la Francia è ancora alta. Anche perché l’attentatore Salah Abdeslam, sarebbe ancora in fuga. L’ultima traccia sicura di un suo passaggio è della notte fra venerdì e sabato scorso, alla frontiera fra Francia e Belgio. Salah Abdeslam, l’uomo più ricercato d’Europa, il kamikaze non esploso della carneficina di Parigi, ha mostrato un suo documento agli agenti di frontiera francesi che però non avevano ancora nessuna segnalazione dalla capitale e che quindi, dopo dieci minuti di comunicazioni radio, l’hanno lasciato andare via.

Il premier francese Manuel Valls sostiene che il giovane sarebbe ancora in questa zona.

Parlando anche del «rischio di attacchi con armi batteriologiche e chimiche».

Intanto il presidente francese François Hollande ha ordinato l’intensificazione dei raid in Siria e in Iraq chiedendo al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di autorizzare «tutte le misure necessarie» alla battaglia contro l’Isis.

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