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timbrare a lavoro con un app
La timbratura sul posto di lavoro può essere anche digitale. Ma quali sono i vantaggi del cartellino digitale, e quali le garanzie per i dipendenti?

La timbratura virtuale rappresenta sicuramente un passo in avanti in termini di semplificazione della procedura. In quanto l’app è molto facile ed intuitiva da usare: si accede tramite username e password, si clicca sull’icona “Ingresso” per “timbrare” il cartellino virtuale su “Entrata” o “Uscita” per indicare l’inizio e il termine dell’attività lavorativa.

Importante, però è essere geolocalizzati. Anche se la delibera arriva in seguito alla richiesta inoltrata da due società appartenenti a un gruppo che si occupa di ricerca, selezione e somministrazione di lavoro a tempo determinato, ma il Garante della Privacy precisa che chi non vuole scaricare l’app potrà continuare a utilizzare i tradizionali sistemi in uso.

L’applicazione del cartellino virtuale usa infatti i dati di geolocalizzazione, grazie ai quali le società mirano a semplificare le procedure relative alla gestione amministrativa del personale collocato di volta in volta presso altre aziende.

Relativamente a questo punto, il Garante ha prescritto alle società di perfezionare il sistema applicando il principio di necessità, anche alla luce dei possibili errori nell’accuratezza dei sistemi di localizzazione, per evitare un indebito controllo a distanza dei lavoratori.

Così, una volta verificata l’associazione tra le coordinate geografiche della sede di lavoro e la posizione del lavoratore, il sistema può conservare solo il primo dato insieme alla data e all’orario della “timbratura” virtuale. Sullo schermo dello smartphone dovrà essere sempre ben visibile un’icona che indichi che la funzione di localizzazione è stata attivata.

Sarà assolutamente vietato trattare altri tipi di dati, che potrebbero essere anche sensibili, come quelli relativi alla navigazione in rete per fare un esempio.

Inoltre le società sono obbligate, prima dell’avvio del nuovo sistema di accertamento presenze, ad effettuare la notificazione al Garante, indicando i trattamenti dati e le operazioni che intendono compiere, oltre a fornire ai dipendenti un’informativa completa di tutti gli elementi previsti dall’articolo 13 del Codice di procedura civile.

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