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sclerosi multipla
Nuove speranze arrivano per i malati di sclerosi multipla. Grazie ai risultati raggiunti con uno studio di fase III di un anticorpo monoclonale, ocrelizumab, descritti sul New England Journal of Medicine.

Lo studio, chiamato ‘Oratorio’ è stato condotto da un network internazionale, che ha analizzato 732 pazienti assegnati casualmente alla terapia o a un placebo. Dopo tre mesi nel gruppo con il farmaco somministrato si è notato un peggioramento delle condizioni nel 33% dei pazienti, contro il 39% dell’altro gruppo. Dopo 120 settimane il 38,9% dei pazienti trattati ha segnalato un peggioramento nelle funzioni motorie, contro il 55% del placebo.

A livello cerebrale, inoltre, nei pazienti trattati le lesioni sono diminuite del 3,4% mentre nell’altro gruppo sono aumentate di oltre il 7%. Anche per la forma remittente, sottolinea un altro studio pubblicato sempre sulla rivista e che riguarda un trial di fase 3 chiamato ‘Opera’, il farmaco, che colpisce un componente del sistema immunitario coinvolto nella formazione delle lesioni, si è rivelato migliore rispetto agli altri trattamenti utilizzati sinora.

“I risultati mostrano il potenziale di cambiare il modo in cui ci approcciamo al trattamento per entrambe le forme – spiega Gavin Giovanoni della London School of Medicine alla Bbc – ed è particolarmente significativo perché è la prima vola che un test di fase tre mostra risultati positivi per la forma progressiva”.

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