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forma del naso

Sulla rivista scientifica Plos Genetics i ricercatori della Penn State University, coordinati da guidati da Mark Shriver, hanno spiegato il modo in cui sono riusciti a costruire una sorta di banca dati delle misure e delle proporzioni del naso in diverse popolazioni, catalogando i dati raccolti relativi a larghezza e distanza delle narici, lunghezza e sporgenza della cresta, area esterna.

Informazioni che sono state archiviate anche con immagini in 3D del viso di persone con antenati provenienti dall’ Africa occidentale, dal Sud-Est asiatico e dall’Europa del Nord.

Ebbene, le differenze rilevate tra i vari nasi possono essersi accumulate tra le popolazioni nel tempo come risultato del processo evolutivo casuale noto come derivazione genetica.

Così, le misure dell’ampiezza delle narici e della base del naso sono diverse tra le popolazioni per essere spiegate solo dal caso.

I ricercatori hanno formulato quindi l’ipotesi che queste caratteristiche possano essere state influenzate dalla selezione naturale attraverso il clima e, per verificarla, hanno studiato la distribuzione spaziale dei tratti del naso, collegandoli a fattori ambientali. I dati emersi, hanno dimostrato così che la larghezza delle narici è fortemente collegata a temperatura e umidita’.

I nasi più larghi sono più comuni nei climi caldo-umidi, mentre quelli più stretti nei climi freddi e secchi.

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