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Secondo il sondaggio commissionato dalla Bbc all’istituto Ipsos-Mori su un campione di mille giovanissimi inglesi appartenenti alla Generazione Z, ragazzi tra i 16 e i 22 anni, emerge che un terzo di loro è gay o bisessuale. «È giusto essere quello che si vuole», «l’importante è essere felici», sono le dichiarazioni rilanciate dai giovani intervistati.

Una tendenza in netto contrasto con le preferenze sessuali dei loro genitori, i baby-boomers, persone tra i 50 e i 60 anni, che nell’88 per cento dei casi si definiscono eterosessuali. Ma il paragone con la Generazione X, degli anni tra il 1960 e il 1980, mostra un divario notevole con l’85 per cento degli intervistati che si riconosce in una sessualità tradizionale. In tutto sono state intervistate tremila persone.

In Italia, secondo i dati dell’indagine sociologica pubblicati nel libro «La sessualità degli italiani» (di Barbagli, Dalla Zuanna e Garelli), solo il 2% delle persone si dichiara bisessuale, mentre il circa 3,5 per cento dice di aver avuto rapporti con entrambi i sessi e il 4,5 per cento di avere questa fantasia. Per quanto riguarda gli adolescenti, la situazione in Italia non appare così diversa da quella inglese.

«È iniziato tutto con il bacio passionale tra Madonna e Britney Spears durante il concerto del 2003», secondo Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell’Istituto di Ortofonologia di Roma, più che un vero orientamento sessuale quella dei giovani di oggi è, più che altro «una tendenza, una moda, quasi un obbligo».

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