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Si è tolto la vita, intorno alle 13.00 di questa mattina, l’appuntato dei carabinieri Luigi Capasso, al rientro dal servizio da Velletri dopo aver esploso prima diversi colpi di arma da fuoco contro la moglie, ferendola al petto e alla mandibola.

Antonietta Gargiulo (39 anni) è ricoverata in gravissime condizioni, e non sa ancora che l’uomo dopo essersi barricato in casa con le loro bambine, le avrebbe anche uccise, forse nel sonno intorno alle 5 subito dopo aver ferito lei. Le due piccole avevano 8 e 14 anni.

Infine, l’uomo in forte stato di agitazione avrebbe deciso di farla finita, dopo ore di contrattazione con le forze di polizia e carabinieri giunte sul posto.

Aveva parlato con alcuni mediatori professionisti che avevano tentato di dissuaderlo dal commettere altre sciocchezze.

Si è sperato sino all’ultimo che le piccole fossero ancora vive.

I mediatori erano entrati all’interno dell’abitazione parlando con lui dal pianerottolo. Alcuni testimoni confermano di aver sentito degli spari provenire dall’interno dell’abitazione proprio intorno all’ora in cui è stata sparata Antonietta.

Il palazzo era stato evacuato, per precauzione.

Poi è arrivata la tragica notizia da parte del comandante provinciale dei Carabinieri, Gabriele Vitagliano: «La persona si è uccisa e le bambine come temevamo sono morte, verosimilmente da questa mattina, da diverse ore».

Secondo le prime ricostruzioni la coppia si stava separando. Lui non accettava la separazione. Voleva chiarire con la moglie ma lei non voleva, era troppo spaventata al pensiero di incontrarlo.

Il militare si sarebbe allora fatto vivo al rientro dal turno di notte e dopo una violenta lite scoppiata in strada, le avrebbe sparato diversi colpi di arma da fuoco nei pressi del garage di casa. Lei avrebbe avuto appena il tempo di rivelare ai soccorritori che era stato proprio lui a spararle.

La tragedia familiare si è consumata a Cisterna di Latina.

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