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Si parla del 65% dei pazienti con sclerosi multipla a non aver ricevuto l’assistenza domiciliare necessaria durante la pandemia. Il 25% dei giovani pazienti hanno perso il lavoro. Il 42% non ha ricevuto servizi sanitari adeguati.

Questi sono solo alcune delle difficoltà rilevate dai pazienti a causa della pandemia da Covid19, che emergono ieri oggi dal Barometro della Sclerosi multipla 2021 presentato alle Istituzioni nel corso dell’evento in diretta web #1000azionioltrelaSM, che ha visto confrontarsi pazienti, istituzioni e sanitari.

“Molte le criticità – dichiara Paolo Bandiera, direttore Affari Generali e Relazioni Istituzionali – che abbiamo affrontato nel corso dell’anno della pandemia: la tutela dei lavoratori fragili, il mantenimento delle cure, l’accesso ai farmaci e alla riabilitazione, la priorità nella campagna della vaccinazione. Per farvi fronte, è stata potenziata l’assistenza sul territorio e il nostro Numero Verde ha gestito 6.500 chiamate solo nel periodo dell’emergenza Covid, che arrivano a 13.000 se si considera tutto il periodo della pandemia”. A distanza di un anno dall’inizio dell’emergenza, i dati, in parti anticipati da ANSA nei giorni scorsi, mostrano come una persona su 4 con sclerosi multipla segnali strutture e servizi riabilitativi ancora inattivi e i servizi socio-assistenziali ripresi solo nel 40% dei casi. C’è poi l’aspetto psicologico da non sottovalutare.

Il 27% delle persone con sclerosi multipla ha avuto bisogno di supporto, ma quasi metà non l’ha ricevuto. Per il 35% dei pazienti il Centro clinico è diventato comunque di più difficile accesso e il 18% delle persone nella fase iniziale ha incontrato difficoltà ulteriori nel ricevere la terapia.

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