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La pandemia ha portato ad una crescita esponenziale della medicina estetica e della chirurgia plastica. Nonostante il Covid, o forse anche proprio a causa di questo, nel 2020 sono “cresciute in modo esponenziale le richieste di trattamenti”, dai peeling al filler, tanto che gli interventi sono aumentati del 25% rispetto al 2019.

A evidenziarlo esperti riuniti in occasione del 42/mo Congresso nazionale della Società Italiana di Medicina Estetica (Sime), che si è aperto oggi a Roma, di nuovo in presenza.

La American Society of Plastic Surgeons ha riportato nei mesi di lockdown un aumento del 64% nelle richieste di sedute valutative per individuare il trattamento più adatto, dopo il covid.

Un dato simile è stato osservato dai medici della British Association of Aesthetic Plastic Surgeons, che comunicano come vi sia stato un aumento del 70% nelle richieste di consulto. L’Italia non si discosta da tale tendenza e ha registrato un’impennata del 25% rispetto al 2019 degli interventi di medicina e chirurgia estetica.

Tra i trattamenti che sono stati e continuano ad essere tra i più richiesti, ci sono i filler nell’area labiale (+42%), ai zigomi (+29%) e tra naso e bocca (+28%).

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