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L’istituto comprensivo di via Sauro a Verano Brianza è in prima linea da sempre contro i pericoli del web. Venerdì 20 maggio la scuola ha organizzato una riunione d’emergenza con tutti i genitori degli alunni iscritti alla secondaria di primo grado “Nelson Mandela”. La decisione dopo che all’inizio della scorsa settimana una mamma aveva segnalato, e prontamente denunciato alle forze dell’ordine, un tentativo di adescamento ai danni della propria figlia verificatosi sulla piattaforma Omegle.

Omegle è un sito web di chat online che permette agli utenti dai 14 anni in su di comunicare con persone da tutto il mondo senza doversi per forza di cose registrare a nessun account. Il servizio accoppia casualmente gli utenti in una sessione di chat uno-a-uno nella quale chattano anonimamente definendosi come “You”. Tra i giovanissimi la piattaforma è molto popolare in quanto utilizzata dai loro beniamini youtuber.

«Avevamo la responsabilità morale di fare qualcosa e di farlo in fretta – ha spiegato il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Giuseppe Scaglione – All’inizio avevamo pensato l’incontro solo per la classe della studentessa coinvolta poi, dato che Omegle è usato da tanti dei nostri studenti, abbiamo deciso di aprirlo a tutti i genitori della secondaria».

Da anni la Polizia Postale avverte i genitori di controllare i ragazzi, spiegando loro che è molto semplice entrare in queste chat, ma poi è difficilissimo uscirne. Sono praticate anche da adulti che si fingono adolescenti.

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