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E’ stata celebrata ieri “la Giornata internazionale dellʼInfermiere, istituita nel giorno in cui nacque nel 1820 Florence Nightingale, considerata la fondatrice delle scienze infermieristiche moderne.

Sono 260mila gli infermieri che sono impiegati nella sanità pubblica italiana a cui si aggiungono anche circa 80mila del settore privato
“Siamo stati dimenticati dopo il Covid”, questo dicono e denunciano con fermezza agli enti di rappresentanza.

Parole di gratitudine per «tutti coloro che negli ospedali, nelle strutture assistenziali e sociosanitarie, nelle rsa o a domicilio, con grande abnegazione si prendono cura delle persone fragili. Il loro quotidiano supporto professionale e umano – ha detto il Presidente del Senato Ignazio La Russa – è fondamentale e lo hanno dimostrato anche nel corso della grave pandemia di Covid. A tutti loro giunga la mia sincera riconoscenza».

Lo stesso ha detto anche il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana rivolgendo il suo “grazie” a «tutto il personale infermieristico che dedica la propria vita prendedosi cura degli altri con passione, competenza e dedizione. Il vostro lavoro è prezioso e indispensabile per la salute e il benessere di tutti noi».

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