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Dalla Basilicata arriva il progetto di coabitazione “A casa con i nonni”, ideato dalla cooperativa lucana “Universosud”, che si propone come soluzione per contrastare la solitudine di tanti pensionati ed “educarli” anche al mondo digitale, e contrastare anche il caro affitti che tanti giovani, lontani dalle proprie famiglie, debbono sopportare per poter studiare.

Lo scopo sarebbe quello di arrivare a “realizzare la più grande casa dello studente diffusa sul territorio nazionale”.

Ovviamente, a costi contenuti. Presentato nell’aprile del 2022, il progetto decollerà il prossimo anno accademico. Si partirà – racconta all’ANSA il presidente di “Universosud”, Antonio Candela – dalla città di Potenza. Determinante la collaborazione con l’Ordine degli psicologi che incrocerà le domande dei giovani e le offerte dei pensionati. Il tutto passerà per una piattaforma digitale: l’obiettivo è quello di abbinare profili in grado di creare un modello virtuoso di housing sociale. I giovani ospiti non pagheranno “un vero affitto” ma parteciperanno “alle spese di casa con un rimborso mensile, collaborando nelle questioni quotidiane, mantenendo una propria autonomia”, ma rendendosi disponibili a fare un po’ di compagnia e ad aiutare i “nonni” nell’educazione digitale.

Il progetto – che ha ottenuto il patrocinio pure della Uil, della Uil pensionati, del Comune di Potenza, dell’Università degli Studi della Basilicata e della Confcooperative – cerca quindi di trovare concrete risposte a diverse criticità, a partire dalla mancanza di alloggi e dalle difficoltà derivanti dai contratti “in nero”. “Sono stato anch’io – ricorda Candela – uno studente fuorisede, qui a Potenza. E conosco bene quindi i problemi di chi in questo momento sta protestando in giro per l’Italia. Noi, partendo dal capoluogo lucano, riproponiamo un modo di coabitare tanto utilizzato negli anni Sessanta e Settanta, ma con un occhio al futuro, andando incontro anche alla necessità, e in molti casi alla voglia, delle persone più avanti con l’età di imparare a muoversi nel mondo digitale”.

Sulla questione “caro affitti” è al lavoro anche la Regione Basilicata: come anche il governo centrale.

Nelle prossime settimane si riunirà un tavolo – di cui faranno parte anche Ardsu (l’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario), Università e governo – per esaminare le opportunità derivanti dal bando Pnrr dedicato alla residenze universitarie. La stessa Ardsu ogni anno, attraverso un bando, assegna un centinaio di alloggi a costo agevolato per gli studenti universitari nella città di Potenza, mentre a Matera si attende ormai da tempo la realizzazione di uno studentato.

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