La Procura di Padova ha impugnato l’atto di nascita di una bimba con due mamme (registrato il 30 agosto del 2017): i magistrati chiedono ora la “cancellazione” del nome della madre non biologica, e la “rettifica” del cognome attribuito alla figlia, tramite cancellazione di quello della “seconda mamma”, poiché è “illegittimo” in quanto va contro le leggi, e i pronunciamenti della Cassazione. La notifica dell’impugnazione arriverà a tutti i 33 casi al vaglio dei procuratori veneti.
Il Tribunale ha fissato l’udienza per la discussione del ricorso il 14 novembre.
La coppia è composta da due donne di anni 40enni, che si sono sposate all’estero, e hanno anche un secondo figlio, biologico dell’altra donna – all’anagrafe il secondo genitore della bambina -. I due bimbi hanno pochi mesi d’età di differenza, e sottolinea la donna cui è indirizzato il ricorso della Procura, sono a tutti gli effetti “due fratelli”, lo stesso doppio cognome, seppur con due mamme diverse. La madre biologica della bambina ha già inviato i documenti per l’iscrizione della figlia alla prima elementare con il doppio cognome.
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