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E’ di un morto e di cinque feriti il primo bilancio del passaggio del tifone Jebi in Giappone, definito dai meteorologi giapponesi il più forte degli ultimi 25 anni. A renderlo noto è l’agenzia di stampa giapponese Kyodo.

Almeno un milione i cittadini, soprattutto nelle prefetture di Kobe e Osaka, che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni.

Jebi ha toccato per la prima volta la costa occidentale giapponese, nella prefettura di Tokushima sull’isola di Shikoku. Le autorità temono soprattutto frane e alluvioni, oltre a danni provocanti dall’innalzamento della marea, con le onde più alte che si siano mai viste dal 1961.

Tra i primi danni, a Osaka, una petroliera da quasi tremila tonnellate, ancorata al porto, è andata a sbattere contro il ponte che connette la città all’aeroporto Kansai, che sorge su un’isola artificiale e che è stato chiuso per gli allagamenti. La strada di collegamento dell’aeroporto all’isola ha riportato danni ed è stata chiusa al traffico, mentre la nave era vuota e gli undici membri dell’equipaggio non hanno riportato ferite, secondo quanto riferito dalla Guardia Costiera.

Almeno 750 i voli cancellati, e il percorso dello Shinkansen, il treno-proiettile giapponese, è stato sospeso tra Hiroshima e Tokyo. La capitale non dovrebbe risentire del passaggio del tifone, anche se sono previsti forti venti e piogge a partire dalla serata di oggi, con il rischio di allagamenti e smottamenti. Diversi disagi al trasporto ferroviario sono stati registrati anche in altre parti del Paese.

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