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“In questi giorni stiamo registrando in tutte le regioni un aumento esponenziale della pressione sull’emergenza territoriale 118, così come sui reparti ospedalieri di area critica. E’ in crescita l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva e sub-intensiva: le nostre ambulanze trovano difficoltà sempre maggiori nella presa in carico da parte dei presidi ospedalieri dei pazienti, sospetti o positivi al virus, o affetti da altre patologie. Sono enormemente rallentati anche i percorsi dell’emergenza-urgenza ordinaria”. Lo ha annunciato giorni fa il presidente nazionale del 118 Mario Balzanelli.

“Rispetto alla prima fase dell’epidemia, è cresciuto vertiginosamente il numero dei contagiati con sintomi. Sia con insufficienza respiratoria acuta di gravità intermedia, che con polmoniti interstiziali e saturazione bassissima. E’ questo il motivo che manda in crisi i reparti di terapia subintensiva e di medicina d’urgenza ospedaliera. E siamo solo all’inizio della stagione invernale: abbiamo un disperato bisogno che la prima linea di intervento venga rafforzata subito”. Lo ha detto il presidente nazionale della Sis 118 Mario Balzanelli.

Il presidente del 118 sottolinea inoltre: “Non è vero che in ospedale ci stanno andando le persone con situazioni acute minori (i cosiddetti codici verdi). La gente ha il terrore di contrarre il virus in ospedale e non chiama il 118 se ha sintomi che non siano gravi”.

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