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I rifiuti elettronici possono causare un’infiammazione delle vie respiratorie, generare stress ossidativo e danneggiare il Dna delle cellule dei polmoni: pertanto, possono essere considerati dei potenziali cancerogeni.

A dimostrarlo è uno studio apparso sulla rivista Environmental Research Letters in cui sono stati analizzati gli effetti dannosi provocati sulle cellule dell’epitelio respiratorio umano, dai materiali che costituiscono le «carcasse» di computer, televisioni, stampanti, cellulari e altri apparecchi elettronici.

Sembra che coltivando le cellule in un terreno in cui erano presenti i componenti solubili dei rifiuti elettronici i ricercatori hanno osservato un aumento dei livelli di interleuchina-8 – fattore chiave nei processi infiammatori – di specie reattive dell’ossigeno – capaci di danneggiare le strutture cellulari – e di p53 – proteina attivata dai danni al Dna, responsabile di diversi processi coinvolti nello sviluppo di neoplasie.

Sia l’infiammazione che lo stress ossidativo possono causare danni al Dna e conseguentemente indurre lo sviluppo di tumori, ma non solo…

Essi sono causa anche di altre patologie, come le malattie cardiovascolari.

Le discariche elettroniche poste all’aria aperta dovrebbero essere vietate, e chi ci lavora a stretto contatto, dovrebbe essere adeguatamente protetto.

Inoltre, per la produzione degli apparecchi elettronici dovrebbero essere utilizzati materiali più sostenibili dal punto di vista ecologico e per la salute umana.

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