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Entro oggi i contribuenti che a giugno hanno scelto il pagamento Imu in tre rate dovranno versare il secondo importo.

Il decreto semplificazioni fiscali di Aprile ha dato la possibilità ai contribuenti per questo anno, di poter scegliere il pagamento in due o tre rate ma solo per la prima casa e le relative pertinenze.

La seconda rata deve essere calcolata con le medesime modalità della prima e dovrebbe pertanto coincidere con l’importo del versamento di giugno.

Il pagamento deve essere fatto solo attraverso il modello F24, perché il bollettino di conto corrente postale potrà essere utilizzato soltanto in occasione del saldo del 17 dicembre.

Inoltre, non si è tenuti al versamento del’imposta se l’importo annuo non supera i 12 euro. Al riguardo, è bene, però, verificare i singoli regolamenti comunali.

Il saldo di dicembre dell’Imu sarà veramente ‘salato’, sia per le prime case che per le seconde: in media, per una prima casa, agli acconti di giugno e settembre, si dovranno aggiungere circa altri 58 euro, con punte di 331 euro a Roma, 143 euro a Milano, 136 euro a Bologna, 194 euro a Rimini, 107 euro a Padova e Verona.

Relativamente alle seconde case: l’Imu passa dunque da un acconto medio di 321 euro a un saldo di 467 euro, con punte di 1.209 euro a Roma, 1.150 euro a Milano, 1.121 euro a Bologna, 915 euro a Firenze, 903 euro a Rimini; 763 euro a Latina.

Questo, è quanto si legge da una stima fatta dall’Osservatorio periodico sulla fiscalità locale della Uil Servizio Politiche Territoriali.

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