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Oggi presso il Tribunale di Milano la giovane marocchina è al centro dei processi sui presunti festini a luci rosse ad Arcore, in veste di testimone, che vedono imputati per favoreggiamento della prostituzione Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti.

I legali di Minetti e di Fede hanno negato il consenso all’acquisizione dei verbali da lei resi in fase di indagini.

Una versione che dovrebbe ricalcare quanto già messo nero su bianco nelle poche pagine consegnate alla stampa ai primi di aprile durante la sua comparsa sulle scale del palazzo di giustizia milanese dalla stessa Ruby, e più volte ripetuto anche in tv. Infatti la marocchina, ha difeso se stessa e Berlusconi, sottolineando di non essersi mai prostituita e di non aver fatto sesso con il Cavaliere; per il quale lunedì scorso, Ilda Boccassini ha chiesto la condanna di sei anni di carcere e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Lele Mora in aula ha dichiarato: “Non sapevamo fosse minorenne” – “Nessuno sapeva fosse minorenne, nemmeno io. Lei ha dichiarato che aveva 24 anni ed è esibito agli atti“. Negando sia stato lui ad avvertire l’ex premier della minor età di Ruby, a differenza di quel che invece ha sostenuto Ilda Boccassini nella sua requisitoria nel dibattimento a carico del leader del Pdl, Silvio Berlusconi.

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