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L’ostaggio italiano Giovanni Lo Porto, sparito nel gennaio del 2012, è morto durante un raid americano avvenuto tra Pakistan e Afghanistan contro esponenti di Al Qaeda.

Lo ha reso noto la Casa Bianca nel corso di un’operazione, condotta con un drone della Cia.

A perdere la vita, ci sarebbe anche un americano, Warren Weinstein.

Nella giornata di oggi, il ministro degli Esteri Gentiloni riferirà alle Camere.

Lo Porto fu rapito insieme ad un collega tedesco in Pakistan, dove lavorava per una società tedesca Welt HungerHilfe (“‘Aiuto alla fame nel mondo”) impegnata nella ricostruzione di un’area devastata da terribili inondazioni del 2011.

Quattro uomini armati sequestrarono lui e il collega a Multan.

Bernd Muehlenbeck è stato più fortunato di lui. E’ stato liberato nell’ottobre dello scorso anno, raccontando che i rapitori avevano portato altrove da circa un anno l’italiano.

L’annuncio della morte dell’uomo parte proprio dagli Usa. “Riteniamo che altri due americani siano stati uccisi in operazioni antiterrorismo Usa nella stessa regione“, hanno spiegato ancora due membri di Al Qaeda.

Il presidente Barack Obama ha anche fatto sapere che “si assume la piena responsabilità delle operazioni in cui sono rimasti uccisi gli ostaggi di Al Qaeda esprimendo profonde condoglianze alla famiglia di Giovanni Lo Porto e a quella di Warren Weinstein.

E’ un giorno in cui si rafforzano i legami tra Stati Uniti e Italia, due Paesi che condividono gli stessi valori. L’impegno di Lo Porto riflette l’impegno nel mondo dell’Italia, nostra alleata e amica“, ha spiegato Obama, ordinando di rivedere i protocolli che vengono seguiti per le operazioni di bombardamenti con i droni, per valutare possibili cambiamenti.

Infine il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, senza dare altri dettagli in merito, ha fatto sapere anche che gli Stati Uniti risarciranno le famiglie delle vittime.

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