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sordi e la villa
Avrebbe compiuto 95 anni anni, Alberto Sordi e proprio oggi, non a caso, avviene nella villa in cui visse dal 1958 fino alla morte, avvenuta il 24 febbraio 2003, il via al progetto di farla diventare un museo aperta al pubblico.

Oggi, per la prima volta, i responsabili della Fondazione a lui dedicata, Carlo Verdone e il ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini, aprono le porte alla stampa.

Il progetto presentato ha come fine quello di utilizzare questa residenza come un museo, ma non come un semplice luogo di memoria ma come un luogo vivo, in grado di far avere la percezione che l’attore sia ancora vivo.

Nelle tante stanze visitabili sono visibili e ben conservati tanti cimeli, premi, foto con la sorella Aurelia, scomparsa nell’ottobre dello scorso anno, o immagini che lo ritraggono insieme a papi.

Ed ancora, un salone in cui sono custoditi argenti e porcellane, ed il suo teatro, forse il luogo a cui era più legato, dove si accomodava, rilassava e si guardava tutti i film con un vero e proprio palcoscenico.

Ma in nome di Sordi, sono state istituite anche due fondazioni, la Fondazione Alberto Sordi per i giovani, nata grazie allo stesso artista e la Fondazione museo Alberto Sordi istituita nel 2011 dalla sorella Aurelia al fine di realizzare un museo dedicato ad Alberto proprio nella sua abitazione.

Tra le prime cose portate a termine dalla fondazione Giovani, presieduta da Carlo Verdone, troviamo la digitalizzazione dell’unica copia esistente in 35 millimetri di Storia di un italiano, l’antologia televisiva a puntate realizzata da Alberto Sordi con il fedele sceneggiatore Rodolfo Sonego.

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