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L’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano suggerisce di assumere in questo periodo più minerali e vitamine, per difenderci dall’influenza.

Gli specialisti del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano spiegano che per affrontare le influenze stagionali, bisogna fare prevenzione, introducendo attraverso la dieta quei minerali e quelle vitamine che aumentano le difese dell’organismo.

Ebbene l’Osservatorio Nutrizionale, ha condotto una ricerca su un campione di 23.700 persone, e dai risultati ottenuti, ha evinto che in Italia si assume poca frutta e verdura.

Infatti secondo questo studio, non si arriva a 200 grammi al giorno, quantità molte basse e molto lontane da quelle consigliate per una sana alimentazione.

Si riscontra, inoltre, che si consumano pochi agrumi, in media meno di 50 grammi al giorno, dimenticando che limoni e arance sono ricchi di vitamina C, la quale possiede un’azione antinfiammatoria, aumenta le difese dell’organismo proteggendolo dalle infezioni provocate da virus e batteri.

La dottoressa Michela Barichella, presidente dell’Associazione italiana di Dietetica (ADI) Lombardia e responsabile medico del Servizio dietetico ICP di Milano spiega “Bastano piccole quantità di vitamina C (60 milligrammi al giorno) per aumentare le proprie difese immunitarie. Il fabbisogno di vitamina C aumenta a 90-100 in gravidanza e durante l’allattamento. Inoltre questa vitamina favorisce l’assorbimento del Ferro, soprattutto quello contenuto nella verdura, che altrimenti non sarebbe disponibile per essere assimilato. Non va inoltre dimenticato che Ferro e Zinco rimangono due minerali fondamentali per l’organismo e per il buon funzionamento delle difese immunitarie”.

In genere è scarso anche l’apporto quotidiano di ferro, importante per le difese immunitarie perché la produzione di anticorpi è legata ad una sua adeguata assunzione.

Questo risulta essere molto basso soprattutto nelle donne, che ne assumono in media solo 10,5 milligrammi, negli uomini, invece e sui 13 milligrammi, comunque al di sotto del fabbisogno giornaliero (15-18 mg).

Ecco allora un decalogo di 10 regole per prevenire l’influenza, stilato dall’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano, e da diversi specialisti in nutrizione. Sono 10 regole

1. Curare l’alimentazione garantendosi il giusto apporto di vitamine e sali minerali. Il consiglio è quello di consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura fresca al giorno, in particolare agrumi, frutti di bosco, kiwi, peperoni, pomodori, broccoli, cavolo e verza.

2. Utilizzare aglio e cipolla nella preparazione degli alimenti. Essi oltre ad essere ricchi di vitamine e sali minerali, hanno proprietà antisettiche, fluidificano ed aiutano ad eliminare il catarro.

3. Condire i propri piatti con limone invece che con aceto: il limone facilita l’assorbimento del ferro presente in altri alimenti, che a sua volta potenzia le difese naturali contro raffreddore, mal di gola e tosse.

4. Anche le spezie fanno bene, svolgono un’azione vasodilatatrice che favorisce la sudorazione e la conseguente stabilizzazione della temperatura corporea. Soprattutto curry, paprica e peperoncino sono fonti naturali di acido acetilsalicilico, importante antinfiammatorio.

5. Anche il brodo, aiuta nella vasodilatazione e da un beneficio alle vie aeree superiori irritate, creando un effetto fluidificante su muco e catarro.

6. Bere molta acqua e bevande naturali, come l’infuso di rosa canina, che contiene vitamine, zinco, flavonoidi e tannini, oppure tisane tiepide dolcificate con miele.

7. Non dimenticarsi di aprire le finestre più volte al giorno per almeno 15 minuti per favorire un buon ricambio di aria, il ristagno favorisce la proliferazione batterica. L’umidità deve assestarsi intorno al 50-60% perché un microclima troppo asciutto favorisce l’ingresso nelle vie aeree di germi e batteri.

8. Mantenere un’ottima igiene del corpo, lavandosi spesso le mani, e scegliendo con cura l’abbigliamento, bisogna vestendosi a strati. Si alla lana sulla pelle, che favorisce un isolamento termico sulla pelle.

9. Fare attenzione agli sbalzi termici, la differenza tra la temperatura interna ed esterna non dovrebbe mai superare 10-15 gradi.

10. Evitare i luoghi troppo affollati, dove ci sono più possibilità di contagio.

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