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Secondo i ricercatori dell’Università dell’Arizona tra gli oggetti più sporchi presenti in casa ci sono senz’altro, gli asciugamani, principali responsabili della diffusione di batteri e malattie.

Questo, perché, gli asciugamani da una parte trattengono l’umidità per lunghi periodi, favorendo il proliferare di batteri, dall’altra, sono utilizzati principalmente per le parti del corpo più portatrici di germi.

Il 25% degli asciugamani che vengono analizzati sono stati trovati positivi all’E. coli, batterio responsabile dell’insorgere di gastroenteriti e di infezioni delle vie urinarie.

Stesso discorso, vale anche per gli strofinacci che vengono utilizzati in cucina.

Per questo, i ricercatori consigliano:

– di effettuare frequenti lavaggi (almeno una volta a settimana ma meglio ogni 3/4 giorni) ad asciugamani e strofinacci a 90 gradi, evitando temperature più basse, perché i batteri potrebbero sopravvivere. Inoltre nel caso degli asciugamani sarebbe preferibile utilizzare il proprio, soprattutto se in quel momento si è affetti da qualche malattia.
– Dopo il lavaggio, farli asciugare molto bene per evitare la formazione di muffe.
– Utilizzare l’aceto al posto dell’ammorbidente per togliere cattivi odori e fare in modo che gli asciugamani siano sempre assorbenti.
– Prolungare il tempo tra un lavaggio e l’altro, immergendo gli strofinacci in una soluzione di candeggina diluita (due cucchiaini di candeggina per litro d’acqua), lasciarli a bagno per qualche minuto e poi lasciarli ad asciugare. – In alternativa alla candeggina, utilizzare anche per asciugamani alcuni disinfettanti naturali, o in alternativa il Napisan.

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