Spread the love

banche fiducia decreto
Con 171 voti favorevoli e 105 contrari, il Senato ha votato la fiducia al governo sul decreto che riforma le banche di credito cooperativo e istituisce una garanzia pubblica sulla cartolarizzazione delle sofferenze (Gacs).

Il provvedimento sarà legge dello Stato con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Consente al ministero dell’Economia di emettere la Gacs a favore di banche e di “altri intermediari finanziari”.

Le sofferenze potranno essere trasferite per un importo “non superiore al loro valore contabile netto alla data di cessione”.

La riforma del credito cooperativo prevederà la creazione di una società capogruppo con almeno un miliardo di patrimonio.

Il ministero dell’Economia potrà, pertanto, ridurre per decreto a meno del 51% la quota di controllo delle Bcc, qualora vi fosse la necessità di reperire capitali freschi sul mercato.

Le banche che vorranno restare indipendenti dalla holding avranno pertanto 60 giorni di tempo per esercitare la ‘way out’.

La decorrenza scatterà a partire dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge, il cui termine ultimo per esercitare l’opzione cadrà nei primi 15 g del mese.

La way out è riconosciuta agli istituti con almeno 200 milioni di patrimonio netto al 31 dicembre 2015 e a chi decide di associarsi con una banca che rispetta tale requisito.

La Bcc dovrà conferire, pertanto, l’azienda bancaria ad una società per azioni versando allo Stato “un importo pari al 20% del patrimonio netto”.

La forma cooperativa è salvaguardata mentre la Bcc conferente ha l’obbligo di “modificare il proprio oggetto sociale per escludere l’esercizio dell’attività bancaria” e destinare le riserve a fondi mutualistici.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.